domenica 13 aprile 2008

Che Ne Sarà di Noi?




E' finalmente arrivato il gran giorno, o meglio i gran giorni, quella coppia di election days in cui milioni di italiani sono pregati di recarsi alle urne per esprimere la propria preferenza riguardo la formazione del nuovo governo. Niente di nuovo o quasi sotto al sole, ma questo lo sappiamo tutti, con candidati visti rvisiti nelle passate legislature che si ripresentano con le stesse promesse mai mantenute: il guaio è che qualcuno ci ricascherà ancora una volta. Ma cosa potrà cambiare per noi gay chiunque avrà l'onore di governare questo paese una volta finito lo spoglio delle schede contrassegnate in questi giorni? Andrà meglio oppure faremo un ulteriore salto indietro rispetto alla media europea facendoci ancora una volta sommergere dalle ingerenze vaticane, additando i gay come fenomeno da baraccone ed ignorando la società e gli stili di vita che negli ultimi anni sono totalmente cambiati? Zapatero pare sia l'uomo dei nostri sogni: giovane, sicuro di sè ma non arrogante, un vero uomo che fa qualcosa per il suo paese comprendendo i problemi veri e agendo di conseguenza, senza pensare al proprio tornaconto. Qui in Italia potremmo mai avere una maggioranza di donne in politica? Matrimoni gay all'orizzonte? Se tutto va bene ci becchiamo i Dico o i Cus, ma è tutto da vedere con gli esponenti della destra che usano l'ariete per sfondare le porte del Parlamento e occupare più seggi e le Binetti-addicted che preferirebbero andare in giro solo in cilicio e corona di spine piuttosto che vedere due uomini baciarsi. That's Italy.

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