martedì 5 agosto 2008

Gay Stuprato dalla Mafia Perchè Scrive Poesie


Dopo una stagione cinematografica caratterizzata dalla presenza di Gomorra, un film assolutamente da vedere, se non altro per rendere partecipe tutto il pubblico cinematografico, e non solo, della triste realtà che si vive in alcune zone di Napoli, si sente sempre più spesso parlare di mafia, camorra e malavita organizzata. Molti sono gli episodi tristi che si narrano, storie di soprusi, di ricatti, di estorsioni, di omocidi e di lotta tra clan, famiglie diverse che si fanno la guerra per avere la supremazia su un territorio, come animali, soltanto per avere il potere e i soldi, senza la capacità di ottenerli in modo onesto. Ora sui giornali arriva un nuovo episodio che rende maggiormente la mafia un fenomeno anti-sociale, in lotta anche contro se stesso. La vittima è solo un ragazzo poco più che ventenne, dai modi un pò effemminati, amante della poesia tanto da scriverne lui stesso: è bastato questo per metterlo nei guai con i suoi stessi "simili". Infatti il ragazzo tuttora nel carcere di Catania è stato brutalmente stuprato da 8 aguzzini soltanto per la colpa di essere considerato omosessuale per questa sua passione creativa. Per la mafia scrivere poesie è un gesto da femminucce, da finocchio o ricchione come direbbero loro e quindi un gesto simile va punito e lo stupro è stata la punizione scelta per sottomettere un "collega", un altro elemento dello stesso clan. Un episodio avvenuto due anni fa ma venuto alla luce soltanto ora, una vergogna.

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