venerdì 17 luglio 2009

Gay Street a Roma, Massimiliano Tonelli e gli Insulti agli Omosessuali


Bolle d'aria calda africana si stanno abbattendo in questi giorni sulla nostra penisola portando un'afa ovviamente in piena regola per il bollente mese che segna il calendario, ma che resta insopportabile all'intera popolazione causando anche una discreta dose di disagi. In più bisogna aggiungere un buon numero di casi limiti in cui si va completamente fuori di testa a causa delle terribile botte di calore di cui siamo costretti a soffrire e di cui a quanto pare anche Massimiliano Tonelli è fortemente vittima. Appartenente alla lista civica per Rutelli, il trentenne romano ha recentemente tirato fuori dal suo cilindro una serie di accuse gratuite alla comunità GLBT che è solita affollare la cosiddetta gay street capitolina, soltanto per problemi di parcheggio. Secondo Tonelli, i clieni dei bar presenti vicino il Colosseo sono presi d'assalto dalla "frociaglia starnazzante" che parcheggia in modo disordinato impedendo la circolazione e dando molto fastidio al quartiere romano. Da qui una sequenza davvero poco gradevole di insulti totalmente gratuiti, da "orda di checche" a "culattoni da rinchiudere nel ghetto", il tutto per alcune automobili in sosta, da cui difendersi urlando in modo violento ed offensivo ai danni degli omosessuali romani frequentatori della gay street. Che le auto a cui si riferisce Tonelli siano esclusivamente di proprietà dei gay non c'è ovviamente prova, ma a quanto pare, pur di far sentire la sua voce, finora inascoltata anche in sedi elettorali, l'esponente dell'ex-Margherita ha ben pensato di prendersela con una minoranza: un modo sbagliato di presentarsi all'opinione pubblica, pagabile probabilmente con poco successo per la sua carriera politica.

1 commento:

  1. Mi sono preso la briga di leggere tutta la lettera di questo Tonelli. In confronto il famigerato Gentilini ed il vecchio Tremaglia fanno la fugura di lords inglesi ai tempi della regina Vittoria. Però devo dire che mi è venuto da ridere nel constatare tanta isteria starnazzante e furibonda, degna di una lite tra fruttarole del mercato rionale.

    RispondiElimina