martedì 15 settembre 2009

Gay Picchiati, Anche la Carfagna Vuole la Legge Contro l'Omofobia


A quanto pare si è messa in atto una sorta di operazione collettiva, manifestatasi in diverse città d'Italia con lo scopo preciso di spaventare e di tenere chiusi in casa gli omosessuali, terrorizzati dal rischio di poter essere seguiti per strada, raggiunti nei proprio luoghi di ritrovo e pestati a sangue oltre che insultati e sbeffeggiati. Visti i numerosi recenti episodi che hanno caratterizzato le ultime settimane qui in Italia, c'è proprio da credere che l'omofobia stia dilagando in un modo impressionante e che sia davvero necessaria a questo punto una legge che tuteli queste incresciose situazioni. Finalmente a pensarlo è anche il Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che, forse spinta da un brivido dopo il discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riguardo la tolleranza zero nei confronti di chi agisce contro i gay, o dopo aver iniziato finalmente a leggere i giornali, ammette che bisognerebbe far qualcosa. "Una vera barbarie" è il commento che ha dato nei confronti di questi ultimi episodi omofobi e questa dovrebbe essere la scintilla che alimenterà il motore che dovrebbe occuparsi dell'effettiva presa di coscienza nel rendere operativa la legge che punisca i reati di omofobia che l'onorevole Paola Concia ha lanciato già da tempo. La stessa Concia afferma di iniziare una sorta di conteggio per i giorni che impiegherà il governo ad accettare questa proposta di legge a partire da oggi stesso, primo giorno di riapertura dei lavori alla Camera, sperando che nel frattempo non si verifichino nuovi terribili casi di violenza ai danni della comunità omosessuale.

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