giovedì 21 gennaio 2010

The Man Who Sold the World, un Bacio Gay Scandalizza Marrakesh


Il cinema è uno dei quei settori, un pò come la letteratura, che potrebbe essere un buon traino per riuscire a scomodare una società che ha ancora forti radici nelle tradizioni ormai passate e nell'arretratezza sociale, permettendole di fare qualche passo in avanti riguardo i diritti civili e il modo di comprendere realtà sempre esistite e che sarebbe ora di "accettare" completamente. Un grande rischio se l'è preso la coppia formata dai fratelli Imad e Swel Noury, registi di un film particolare tratto da una delle opere minori del grande autore russo Dostojevskij, ovvero "Un cuore debole", intitolandolo "The man who sold the world". La storia è quella di due giovani impiegati ministeriali che lavorano gomito a gomito ogni giorno nella cornice di una città devastata dalla guerra e dalla pazzia di uno dei protagonisti: la goccia che farà traboccare sil vaso sarà l'innamoramento di uno dei due per una donna, scatenando le gelosie dell'altro. Un film complesso già dalla trama, forse troppo duro per la giuria, la critica e il pubblico del Marrakesh Film Festival giunto alla nona edizione che ha visto proprio questo film in concorso, pellicola che ha destato scandalo per un semplice bacio gay scambiato tra i due protagonisti. Al separarsi delle labbra dei due, urla e addirittura persone che abbandonavano la sala, segno che in un paese africano non è ancora tempo anche solo per mostrare un semplice gesto come quello. A volte ci lamentiamo delle censure e dell'omofobia dilagante che abbiamo, ma purtroppo ci sono contesti in cui c'è chi sta veramente ancora peggio.

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