martedì 2 novembre 2010

Pier Paolo Pasolini, 35 Anni dalla sua Scomparsa


La tv italiana di oggi, basta accenderla a qualunque ora del giorno e della notta, digitando qualunque canale sia disponibili sui nostri avveniristici decoder digitali terrestri, troveremo quasi sicuramente un contenitore, un telegiornale, un semplice talk show che si divertirà a lucrare sulla morta della povera Sarah Scazzi. Ipotesi di ogni tipo per quanto riguarda l'identità del colpevole e la genuinità delle confessioni saranno argomenti fondamentali per far aprire bocca a starlette di turno oppure opinionisti scanzonati, ma come tutti gli altri brutti fatti di cronaca, l'omicidio di Avetrana finirà nel dimenticatoio lasciando posto ad altre tragedie. In questo clima di voyeurismo, è giusto ricordare, a 35 anni dalla sua scomparsa, un emblema del Novecento italiano, un uomo che ha fatto tanto per la nostra cultura e che si è esposto in prima persona, motivo per il quale, una notte di tre decenni e mezzo fa, fu brutalmente assassinato. Oggi ricorre il tragico anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, un personaggio molto importante che ha pagato la sua verità e la sua voglia di vivere alla luce del sole con un crudele omicidio, facendosi ricordare dal mondo culturale per il grande uomo che era, ma che in molti etichettano solamente per il suo esplicito orientamento sessuale. Pasolini non aveva paura di essere, non aveva paura di esporsi, non aveva peli sulla lingua, lo si evince nelle sue opere, nei suoi discorsi, nei suoi comportamenti, e personaggi di questo tipo non esistono più, ma servirebbero ancora tanto. Ti abbiamo nel cuore Pier Paolo.

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