giovedì 26 maggio 2011

Gay Pride Vietato a Mosca, ma i TG Hanno Parlato di Quelli Italiani?


Ancora una volta la comunità omosessuale russa ci ha provato, ma per il quinto anno consecutivo si è vista sbattere la porta in faccia dal governo locale per il permesso di sfilare per le vie della capitale Mosca in un semplice ma comunque folkloritstico evento di gay pride, ribadendo la necessità di smuovere le acque in ambito diritti civili. Noi per fortuna, almeno sotto questo punto di vista siamo un briciolo più fortunati visto che la prima metà di giugno sarà animata addirittura dall'Europride, richiamando l'attenzione della comunità gay europea nella città di Roma, tra eventi importanti a livello culturale e di intrattenimento, e di richiesta di rispetto ad una minoranza che ne ha bisogno. Ma già in altre parti d'Italia dei pride altrettanto interessanti, ma organizzati a livello cittadino e regionale hanno animato le vie centrali di alcune città importanti da nord a sud lo scorso fine settimana, tra carri colorati, personaggi fumettistici e soprattutto striscioni che ben fanno capire quello di cui si ha realmente bisogno. Torino ha aperto le vie del centro per il corteo di omosessuali e di chi appoggia la necessità di far qualcosa per non creare cittadini di serie A e di serie B, così come la calorosa Palermo che lo stesso giorno ha visto unirsi nelle strade molte persone legate da uno stesso obiettivo. Ma quanti telegiornali hanno avuto l'intenzione di parlare di quest'informazione e di far capire ancora una volta l'urgenza di una legge contro l'omofobia, se non di un rispetto più equo dei diritti civili? Chi ha saputo dell'esistenza di questi gay pride alternativi al leggermente più sbandierato Europride romano? In fondo siamo sicuri di essere messi meglio rispetto a Mosca e i suoi divieti?

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