giovedì 25 agosto 2011

Lip Service, un L Word in Salsa Scozzese


Tutto iniziò con un gruppo di amiche lesbiche, un piccolo mondo a parte intorno al quale hanno ruotato per diverse stagioni un nugolo di personaggi, soprattutto femminili chiaramente, in grado di appassionare lo spettatore con storie piuttosto verosimili e nelle quali, in special modo le donne omosessuali potevano immedesimarsi.

Tutto questo aveva un nome, ovvero L Word, una serie cult per l'universo lesbico visto che si tratta di uno dei pochissimi serial capaci di incentrare le vicende principali della narrazione su storie che riguardino in m
odo preciso e diretto l'amore saffico, condito da rabbia, sentimento, sesso e problemi.

Ad aggiungersi alla lista di telefilm lesbici è arrivato già alla fine dello scorso anno, ma si appresta a ritornare con una seconda stagione Lip Service, un nuovo tuffo nell'amore tra donne anche se questa volta con un tono meno chic del più noto L Word e con protagoniste più giovani.


Nella prima stagione abbiamo fatto la conoscenza di Frankie, una biondina tutto pepe che stravolge Glasgow, città dove la serie è ambientata, in compagnia di altre amiche-nemiche, tessendo storie che difficilmente lasciano indifferenti gli spettatori e soprattutto le spettatrici ineressate ad altre donne.


All'interno della serie, che tiene alto il valore dei prodotti televis
ivi britannici che negli ultimi anni hanno dimostrato di essere validi quasi quanto quelli americani, non mancano scene di sesso anche abbastanza esplicito, un pò come in L Word, necessari per descrivere al meglio tutte le chiavi di una relazione.

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