venerdì 13 aprile 2012

Donatori di Sangue Gay, se Casti Possono Farlo

  
Donare sangue è sicuramente un dovere che tutti i cittadini del mondo, preferibilmente in modo periodico, quindi con una certa costanza, sarebbe bene rispettassero, per far sì quindi che, in casi di emergenza e di necessità, ci sia la possibilitò per i medici di avere la possibilità di operare in modo sereno e completo.  

Esattamente a questa linea di pensiero volevano accordarsi alcuni uomini qualche tempo fa, ma a quanto pare la loro generosità è stata tranquillamente rispedita al mittente con un problema unico, ovvero quello di essere omosessuali, situazione che i giornali hanno già trattato precedentemente e questione irrisolta del nostro paese e non solo.  

A quest'avvenimento ovviamente si è avuta un immediata risposta del Policlinico milanese a cui i ragazzi omosessuali avevano tentato di donare sangue, tirando fuori quella che sa tanto di scusa mascherata da omofobia, pur non volendo, forse nelle intenzioni iniziali, toccare la sensibilità della comunità GLBT, riuscendoci invece in pieno.  

La motivazione per la quale i donatori gay non sono stati accettati sta nell'interpretazione della normativa in merito che vieterebbe la donazione da parte di soggetti con un comportamento sessuale ad ato rischio di contrarre malattie, semplificando quindi questa regola come gay uguale malato pronto a prendersi qualche problema venereo.  

Peccato che medesima accortenza non si usi nei confronti di eterosessuali che di abitudine frequentano prostitute o si divertono a fare sesso senza preservativo: chi glielo va a dire al primario del Policlinico di Milano?

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