venerdì 22 giugno 2012

Claudio Marchisio, Quando il Calciatore non è Omofobo



In un qualsiasi paese europeo sarebbe stata una briciolina invisibile, mentre in Italia, l'affermazione fatta da Alessandro Cecchi Paone riguardo la presenza nella nazionale italiana agli europei di due calciatori omosessuali è apparsa come un vero e proprio macigno capace di fare ingenti danni.  

Tra quelli più risonanti sicuramente abbiamo l'infelice battuta omofoba di Cassano che ha sottolienato ancora una volta il tristissimo clima che regna sovrano all'interno degli stadi e di chi ci lavora, utilizzando epiteti come "froci" senza il benchè minimo riguardo.  

Per fortuna non tutti gli atleti possono essere paragonati a lui visto che proprio di recente un esimio collega, centrocampista della Juventus e presente all'appello della nazionale italiana, ha esternato la sua riguardo questo cocente e delicato aspetto della società moderna.  

Il protagonista in questione è Claudio Marchisio che ha candidamente affermato di essere d'accordo sulle unioni omosessuali, ritenendosi felice riguardo l'idea di vedere due uomini che camminano mano nella mano, situazione che invece, se verificata in uno stadio, potrebbe purtroppo creare molti problemi.  

Un pò più cauto sulle adozioni gay, preferendo di norma l'equilibrio dato da genitori di sesso diverso, pur sottolienando come il tema sia delicato e non sarebbe il caso di liquidarlo con due battute in un'intervista per Vogue Uomo.  

Insomma finalmente Marchisio ha fatto capire come i calciatori non siano solo chiusi uomini omofobi, ma possano a volte anche affacciarsi al mondo e capire che un briciolo di rispetto non può che far bene.

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